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Immagine del redattoreMilo Gamberini

Da statua a film

Fonte di ispirazione per alcuni ragazzi di Costa di Rovigo, la statua della bambina che legge realizzata dall’artista rodigino Alberto Cristini., situata nella piazza principale, ora è diventata un corto. Del resto la piccola cittadina, già insignita del titolo nazionale di “prima città che legge” in Italia, è sempre stata dedita alla cultura e all'informazione, coinvolgendo dal più piccolo al più grande, e questi lavori ne sono la diretta conseguenza.

Grazie al contributo della Regione Veneto e del Distretto 1 dell’Ulss Rovigo, alcuni giovani che hanno aderito al progetto “Gat: giovani attivi nel territorio” promosso dall’amministrazione comunale di Costa, hanno prodotto un cortometraggio dal nome "La bambina che legge" che va a presentare il territorio di Costa e la storia.

Lavorando sul progetto durante le loro vacanze estive, sotto la guida esperta del giovane filmaker Marco Samiolo e di Micol Andreasi, autrice di sceneggiature e testi teatrali, hanno fatto si che la bambina che legge diventi il tramite del racconto che parte dal lontano 1115 e ci immerge nella storia e nei racconti del posto.

Commozione e soddisfazione nelle parole dell'assessore alla Cultura Cristiano Villa: “Ho gustato con curiosità ed interesse il video, ho apprezzato il lavoro dei ragazzi. Ho scoperto tanto della mia città, ma soprattutto non ho potuto trattenere l’emozione ascoltando la bambina che legge muoversi tra le pagine della nostra storia”.

Ovviamente anche Gianpietro Rizzatello, sindaco di Costa, soddisfattissimo del lavoro svolto dai giovani, ringraziandoli ad uno a uno, compresa la dottoressa Roberta Maria Basso responsabile a livello amministrativo del progetto Gat.

Per chi volesse visionare il filmato lo può fare al seguente link: https://fb.watch/gxZV6D50cB/

Tratto da "I&I Time"

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