Presso la biblioteca la presentazione del libro “Atti di piombo” del nostro Alberto Garbellini, che racconta gli anni 70 del terrorismo in Polesine, e ripercorrere la storia degli Anni di piombo in Italia e a Rovigo.
Con Alberto Garbellini, la biblioteca di Corbola ha dato inizio a una serie di appuntamenti che prendono il nome di “Corbola legge e racconta”, ciclo di incontri con gli autori e la presentazioni di libri.
Nell'incontro con Garbellini, si è ripercorso il congresso di Potere Operaio di Rosolina del 1973 che ha segnato la fine di Potere operaio e la conseguente nascita dell’Autonomia operaia organizzata e del successivo passaggio alla lotta armata e alla violenza diffusa di tanti giovani.
Il libro racconta la nascita dell’estremismo di destra in provincia di Rovigo, inizio degli anni ‘70, e lo stesso Garbellini dice: “Spesso - ha spiegato l’autore - si pensa che il Polesine sia stato solo marginalmente colpito dalla violenza degli Anni di piombo, in realtà ci sono fatti e personaggi di quell’epoca che meritano di essere conosciuti nel dettaglio e che hanno avuto un ruolo nella grande strategia del terrore politico”. “Rovigo e il suo territorio hanno subito l’influenza delle tensioni politiche e delle spinte eversive che provenivano da Padova e poi da altre città vicine. Alla fine degli anni ‘70 in Polesine sono state commesse oltre 40 azioni criminali di violenza politica, attentati piccoli e grandi, dallo scoppio di ordigni davanti a sedi istituzionali e di partito, al lancio di molotov, dalle zuffe tra “rossi” e “neri”, ad attentati contro abitazioni di poliziotti e rappresentanti delle istituzioni”.
Come è consuetudine l'incontro si è chiuso con le domande poste dal pubblico presente, a cui l'autore è stato ben lieto di dare piena spiegazione con vari riferimenti.
I prossimi appuntanti vedono protagonisti il 24 novembre con Mario Bellettato, che presenterà l’opera “Due perle” e poi il 15 dicembre Francesco Casoni che presenterà “Le mille verità”.
Tratto da "I&I Time"
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