E' stato un momento di formazione importante, oltre le legittime idee di ciascuno, quello che a Gaiba ha messo di fronte a un numeroso pubblico, Mirta Granda Averhoff, ambasciatrice della Repubblica di Cuba in Italia e Maria Elena Uzzo Giannattasio, Incaricata d'Affari dell'ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia. Organizzazione a cura di Polesine Progressista e Associazione di Amicizia Italia – Cuba Circolo Camilo Torres di Rovigo, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Gaiba, il tema della serata, “Ernesto Che Guevara a 55 anni dalla morte. Le prospettive dell’internazionalismo socialista”, è stato affrontato dalle diplomatiche contestualizzando storicamente la figura del “Che” in relazione a Cuba e alla prospettiva mondialista delle idee guevariane, a quanto queste idee hanno caratterizzato le lotte politiche in tutto il mondo e in America Latina in particolare rendendole prospettiche nell’ottica della lotta all’imperialismo e alle politiche neoliberiste che, in questo momento, sembrano vincenti.
Il “bloqueo” statunitense nei confronti di Cuba, recentemente ulteriormente inasprito, l’aspetto eminentemente politico emerso dal confronto con l’appello rivolto a tutti i consigli comunali di votare una mozione allo scopo di rimuovere il blocco stesso. “Sappiamo che è solo una presa di posizione formale – spiegano i responsabili dell’Associazione di Amicizia Italia – Cuba – ma è un segnale che è necessario dare. Il ‘bloqueo’ non è concepibile, è una misura assurda ed evidentemente pensata ed attuata solo ed esclusivamente per colpire una nazione che dopo tanti anni ancora resiste agli Stati Uniti d’America”. Le diplomatiche, nel tardo pomeriggio, sono state accolte dal sindaco di Gaiba nella meravigliosa cornice di Villa Ottoboni Fiaschi, alla serata, oltre al vice presidente nazionale dell’Associazione di Amicizia Italia – Cuba, hanno partecipato il sindaco di San Bellino, Aldo D’Achille, il sindaco di Barbona, Francesco Peotta e la vice sindaco di Gaiba, Asia Trambaioli.
Tratto da "La Voce di Rovigo"
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