Cose da non credere....imbraccia il suo fucile da caccia e fa fuoco per ben due volte non lasciando scampo al povero cagnolino indifeso, che a suo dire dava fastidio.
E' grazie a un passate, che uditi due colpi di fucile poco prima, collega subito il fatto dell'uccisione volontario del piccolo cane, reo a dire dell'uccisore di DARE FASTIDIO. La dinamica viene confermata anche dai carabinieri e crea sdegno e rabbia in tutto il polesine, compreso anche il sindaco di Crespino che condanna senza appello l'episodio di violenza gratuita dicendo: "Voglio vedere in faccia la bestia che ha ucciso il cagnolino".
L'efficienza dei carabinieri fa si che in poco tempo si rintracci il colpevole, che è appunto un cacciatore della zona, come si era ipotizzato sin da subito, visto il tipo di arma usato. Scatta ovviamente subito la denuncia a suo carico e il processo penale, chiuso nella mattinata di ieri di fronte al giudice Mabel Manca. A carico dell’imputato è arrivata una condanna a 7 mesi, sospesi con la condizionale.
Condanna data in primo grado, quindi adesso spetta all'imputato decidere se fare appello oppure no, visto che sin dall'inizio la difesa ha affermato che non sarebbe stato lui a sparare, del resto anche le analisi del RIS purtroppo non danno la certezza che sia stato proprio il fucile dello stesso a sparare, visto che non si può fare una prova balistica sui pallettoni trovati nel corpicino del povero cane, perché questo tipo di arma non avrebbe la canna rigata quindi non si può fare una comparazione tra proiettile e arma.
Oltre alla condanno, comunque sospesa con la condizionale, al momento si sta valutante se revocare in via definitiva il porto d'armi e la licenza di caccia.
Tratto da "I&I Time"
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