Niente da fare, meglio che chi di dovere se lo annoti: da qui non si passa. A Rovigo non c'è verso di fare i furbi all'esame per la patente, o per il foglio rosa, neppure con il kit di auricolare, microcamera, occhiali da agente segreto, quel che si vuole per collegarsi a un suggeritore esterno che sopperisca alle lacune dell'esaminando: tutti vengono puntualmente scoperti dal personale della nostra polizia locale.
Gli ultimi giorni sono stati costellati da brillanti interventi del personale, a conferma dei livelli di assoluta eccellenza raggiunti in varie specialità, come, appunto, quella di scovare chi bara agli esami in motorizzazione.
"Proseguono - spiega infatti la nota stampa del Comune di Rovigo - gli interventi della Polizia Locale per scoprire chi si presenta all'esame per il conseguimento del foglio rosa senza la necessaria preparazione. Molti tentano infatti, di sopperire a questa lacuna dotandosi di microcamera e auricolari. Martedì 25 ottobre, gli agenti della Polizia Locale, su segnalazione del personale degli uffici della Motorizzazione Civile, sono intervenuti scoprendo ben quattro persone che si erano presentate all'esame utilizzando kit con microcamera e auricolari".
"Tutti sono stati portati all'ospedale di Rovigo per estrarre gli auricolari e verificare che nessuno si fosse fatto male. Al termine delle operazioni di identificazione, i quattro sono stati denunciati a piede libero e il foglio rosa ottenuto è stato annullato".
"Anche nei giorni scorsi la Polizia Locale è intervenuta per altri due casi. Il 21 ottobre, è stata scoperta una persona che, oltre all’auricolare, aveva la solita microcamera, questa volta nascosta con abilità nel polsino della camicia. Un trucco ingegnoso, ma che il personale operante ha smascherato velocemente. Il 24 ottobre, invece, la microcamera e il micro auricolare erano stati occultati tanto bene che per estrarre l'auricolare si è dovuti ricorre agli specialisti dell'ospedale di Rovigo che hanno rimosso il reperto per consegnarlo alle forze dell'ordine. Anche in questi casi si è proceduto alla denuncia all'Autorità Giudiziaria".
Tratto da "La Voce di Rovigo"
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