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Immagine del redattoreMilo Gamberini

Coimpo...una ferita ancora aperta

“Quello che è successo otto anni fa non è il segno di un destino crudele: è la conseguenza dell’egoismo umano quando diventa schiavo del dio denaro”: ancora una volta parole durissime da parte di don Lucio Pollini alla celebrazione della messa di suffragio per le quattro vittime della Coimpo.

Il prefetto, al termine del rito religioso in ricordo delle quattro vittime, ha detto "E’ stata la tragedia più grave che ha colpito il Polesine e posso assicurare il massimo impegno da parte di tutti noi affinché non si abbiano a piangere altri morti sul lavoro. Quando succedono queste cose ci sono sempre responsabilità ed è ancor più doloroso dover dire, il giorno dopo, che quelle morti si potevano evitare. Allora ce la metteremo tutta e chiediamo ai cittadini di essere vigili osservatori”.

Tratto da "La Voce di Rovigo"

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