Questa mattina a Palazzo del Governo a Rovigo, si svolgerà l'incontro tra il cda della Casa di riposo e le organizzazioni sindacali davanti al prefetto Clemente Di Nuzzo, per vedere se si riesce a trovare un punto d'incontro.
L'aria che si respira sembra molto tesa, questo a causa di una mossa giudicata antisindacale da parte del presidente Simone Mori, che voleva scavalcare in toto Cgil, Cisl e Uil andando a parlare direttamente con il prefetto, non considerando la vertenza sindacale in essere. Alla fine l'incontro non c’è stato perché il prefetto non è caduto nella trappola ed ha convocato il tavolo con le forze sindacali.
Lapidaria la replica dei sindacati che reputano inaccettabile la situazione e le mosse fatte in merito alla questione Csa, quasi a voler delegittimare il ruolo del sindacato all’interno dell’ente, comportamento antisindacale punito dall’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.
I sindacati chiudono infine il loro intervento dicendo: “non per polemica e non certo nei confronti del prefetto che ben sappiamo conoscere in profondità il tema, che tutte le scelte fatte in questi anni dai molteplici cda che si sono susseguiti nelle strutture pubbliche di questo territorio non hanno mai determinato ricadute sui componenti degli stessi, diversamente hanno fortemente peggiorato la vita professionale ed economica dei tanti lavoratori che vi operano e degli ospiti con le loro famiglie”.
Nel frattempo il PD oggi alle ore 17:00 presso la Casa delle associazioni in via Dante Alighieri, ha indetto un’assemblea pubblica, dove sono tutti invitati (i consiglieri del cda, gli amministratori comunali, partiti e movimenti politici, organizzazioni sindacali, dipendenti dell’ente e familiari degli ospiti) per avere un confronto diretto e capire cosa sia successo ma anche come andrà a finire.
Tratto da "I&I Time"
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