I Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, con la collaborazione dei colleghi di Salerno, Sapri, Bologna, Rovigo e Chioggia, nell’ambito di un’operazione diretta dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Padova, per un importo complessivo di un milione di euro circa, di beni e disponibilità finanziarie nei confronti di cinque indagati, ritenuti appartenenti a un sodalizio dedito alla commissione di più delitti di indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Il modus operandi escogitato dagli indagati, di cui quattro uomini di origine italiana e una donna rumena, prevedeva l’acquisizione di società non più operative, formalmente intestate a prestanome, attraverso le quali venivano avanzate richieste di finanziamento.
Per risultare meritevoli del credito bancario, gli indagati, tra i quali figura anche un consulente aziendale, creavano ad hoc falsa documentazione contabile, gonfiavano i bilanci delle società, predisponevano documentazione relativa ad asseriti investimenti e progetti da realizzare, dichiaravano di avere diversi uffici e, parallelamente alla richiesta di finanziamento alle banche, richiedevano la garanzia dello Stato concessa da apposito Fondo a sostegno delle piccole e medie imprese, amministrato da Mediocredito Centrale S.p.a. per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e alimentato anche con l’apporto di fondi europei.
Il denaro indebitamente ottenuto con le condotte delittuose veniva immediatamente bonificato a favore di società di comodo, con sedi dichiarate in Milano, Rodigo, Padova, Piove di Sacco, Rosolina e Nocera Superiore, per poi essere dirottato verso conti correnti rumeni, riconducibili, anche per interposta persona, agli stessi indagati.
Al termine delle attività d’indagine, le persone coinvolte sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Padova.
Tratto da "La Voce di Rovigo"
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