Domenica mattina grande celebrazione, di una figura che si può considerare uno dei pilastri a dimostrazione della lotta contro la mafia, ex prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, a 40 anni dalla sua morte per mano della mafia.
Il sindaco Giovanni Rossi ha ricordato l’importanza di essere consapevoli che la mafia trova radici non solo al sud, ma si sposta dove trova terreno fertile e soldi per potersi espandere, ma allo stesso tempo fa riferimento ai propri valori e quelli della comunità, nella speranza che questi possano evitare la sua diffusione in questi territori.
Successivamente il sindaco ha lasciato la parola a Luigi Lastella, consigliere dell’Associazione nazionale Nastro verde decorati di medaglia d’oro Mauriziana che ha delineato il profilo di Dalla Chiesa, al viceprefetto Rosa Correale che ha parlato di come Dalla Chiesa abbia costruito un metodo di lotta contro la mafia, Il senatore Bartolomeo Amidei ha quindi definito l’ex prefetto siciliano “un uomo che ha dedicato la sua vita perché prevalesse l’onestà ed il senso vero di cosa voglia dire appartenere allo Stato e ad una società che vuole garantire benessere e futuro”.
Prima del trasferimento della cerimonia nel piazzale Dalla Chiesa, c’è stato spazio per la consegna degli attestati di merito associativo dell’Anc da parte di Antonio Tocchio in qualità di rappresentante che ha anche ha anche donato al Comune la riproduzione del manifesto originale del 1992 stampato per l’inaugurazione del monumento ai caduti della strage di via Carini.
Le note della banda di Castagnaro hanno accolto gli accorsi in uscita dalla sala consiliare, per poi concludere la cerimonia in piazzale Dalla Chiesa con la benedizione e la deposizione di una corona d’alloro al monumento.
Tratto da "I&I Time"
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