In occasione del 100esimo anniversario dell’inaugurazione del monumento ai Caduti di Ca’ Emo, l’associazione culturale don Giuseppe Tinello, la sezione provinciale di Torino dell’Associazione nazionale sanità militare italiana, il gruppo alpini di Adria, la Sala storica alpini di Albignasego, con il patrocinio della Città di Adria organizzano una mostra foto-documentaria con una rassegna di cimeli dal titolo “La Croce rossa e le portatrici carniche nella Grande Guerra”.
L’inaugurazione è prevista per sabato 5 novembre con il seguente programma: ritrovo in piazza IV Novembre alle 10,30 per gli onori ai Caduti con alzabandiera, esecuzione dell’Inno nazionale, deposizione di mazzo floreale e benedizione a cura del parroco don Lucio Pollini.
Seguirà il corteo per raggiungere l’ex scuola elementare per il taglio del nastro e i saluti del sindaco Omar Barbierato. Presenteranno la mostra, gentilmente concessa da Giovanna Grandi a ricordo del fratello Mauro, Elena Branca per la storia della Croce rossa, Luca Lucato per evidenziare la preziosa opera delle portatrici carniche e Franco Schiavon che illustrerà i cimeli esposti relativi alla Grande guerra.
Pieno apprezzamento all’iniziativa arriva dalla consigliera comunale del paese Sara Mazzucato. “Un grande plauso a chi ha ideato e realizzato questa mostra – spiega – perché celebrare questa data non significa solo ricordare un anniversario ma vuole esprimere un atto di riconoscenza verso quanti sono caduti per donarci pace, libertà e democrazia. Attorno a questi lavori si fonda la nostra identità di comunità: spetta a noi rafforzarla ogni giorno con le nostre azioni”.
La mostra, dunque, vuole celebrare il centenario dell’inaugurazione del monumento ai Caduti di Ca’ Emo avvenuta il 24 settembre 1922 per volontà dell’allora amministrazione comunale di Ca’ Emo che ha così voluto rendere eterno omaggio ai 47 soldati di Ca’ Emo e Fasana caduti nel conflitto mondiale.
La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 13 novembre con il seguente orario: feriali dalle 15 alle 20 - festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. Ingresso libero.
Tratto da "La Voce di Rovigo"
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