Da una parte c’è la dura legge del Fisco, che se ti becca non perdona. Dall’altra, però, c’è la storia di un uomo, un polesano ora 70enne, che per una vita ha fatto l’artigiano edile, lottando contro la ludopatia e l’alcolismo. Ne è venuto fuori, ma ora l’Agenzia delle Entrate gli invia una cartella esattoriale da oltre 700mila euro, per tasse e contributi non pagati.
L’uomo oramai pensionato e fuori dal tunnel della ludopatia, dopo vari ricoveri in psichiatria a Trecenta, non ha pace. Né “pace fiscale”, quella che ora cerca attraverso il suo legale, né pace interiore: con oltre 700mila euro di debiti nei confronti dell’Erario e il pignoramento presso l’Inps di un quinto della sua non lauta pensione, non si può godere nemmeno la vecchiaia. E rischia di lasciare senza eredità il figlio, che - se così staranno le cose - dovrà rinunciare al lascito pur di non pagare i debiti del padre.
Sono trascorsi 17 anni e probabilmente l’ex artigiano avrebbe volentieri chiuso nel cassetto i ricordi di intere giornate passate a giocare alle slot machine o d’azzardo, le notti a imbottirsi d’alcol. I ricoveri nel reparto di Psichiatria di Trecenta. E invece sono ancora lì a bussare alla sua porta. Con tanto di interessi.
Tratto da "La Voce di Rovigo"
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