Il corteo funebre, dopo la cerimonia funebre tenuta nella Cattedrale di Adria, era in ritardo, di circa cinque minuti, rispetto all'orario previsto per la tumulazione.
In seguito a questo ritardo l'addetto alla tumulazione, non aveva intenzione di procedere alla sepoltura, una cosa surreale per i familiari del 96enne appena giunto al cimitero. Questo episodio sarebbe avvenuta al cimitero di Adria, come riporta anche il quotidiano "Il Gazzettino".
Parla Stefano Cominato uno dei figli del defunto: "quello che è accaduto lo ritengo incredibile. La cerimonia funebre di mio padre si è svolta in cattedrale e siamo arrivati al cimitero alle 11.35 con cinque minuti di ritardo rispetto all’orario previsto per la tumulazione. L’addetto si è rifiutato di tumulare mio padre perché eravamo fuori orario per una manciata di minuti". Continua dicendo: "volevano lasciare la bara in deposito, in camera mortuaria (dove peraltro era presente un altro defunto, una signora il cui funerale si è svolto sabato mattina) per provvedere alla tumulazione in un secondo momento, magari dopo giorni."
Grazie alla perseveranza dei famigliari e dopo aver effettuato alcune telefonate all'ufficio responsabile, la vicenda si è risolta, certo con tanta amarezza e tristezza in più da parte dei famigliari in un giorno così tragico per loro.
Il tragico fatto sarebbe successo nella giornata di lunedì, e riconducibile a un minimo ritardo di 5 minuti sul programma della tumulazione, cosa assurda se si pensa all'ambito in cui si svolge la questione.
Un brutto episodio, che potrebbe lasciare strascichi, considerato il fatto che secondo alcune testimonianze, non sarebbe un caso isolato.
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