La Festa regionale della polenta di Villa D’Adige riparte da un nuovo presidente. Dopo gli anni di stop dettati dalla pandemia e da difficoltà del gruppo direttivo, la kermesse di inizio settembre della frazione badiese è pronta a ripartire e scalda i motori in vista del prossimo anno. Nei giorni scorsi, infatti, Michela Finatti è stata eletta quale nuova presidente dell’Associazione culturale polentari, il gruppo promotore dell’iniziativa, raccogliendo il testimone lasciato da Angelo Brenzan.
La nuova dirigenza si è messa subito al lavoro per la prossima annata che pare essere quella della ripartenza, tant’è che sui social sono state già diffuse le date di quella che sarà la 37esima edizione della Festa regionale della polenta, in programma a Villa D’Adige dal 14 al 18 e dal 22 al 25 settembre 2023.
“E’ per me un grande onore essere stata insignita di questo incarico – fa sapere la neo presidente sulla pagina social della kermesse – portare avanti una manifestazione regionale con uno storico di elevato spessore è una grande responsabilità, ma metterò tutto il cuore e l’impegno per essere all’altezza delle aspettative. Ovviamente al mio fianco avrò il grande patron Angelo Brenzan, che con la sua esperienza e inventiva mi saprà consigliare e supportare. Ed ora si comincia a lavorare”.
“Faccio i miei migliori auguri di una buona riuscita della manifestazione – è il messaggio di Angelo Brenzan – sono convinto che sarà un’ottima presidente e sarò sempre al suo fianco per aiuto e consigli”.
Nel mese di settembre, Villa D’Adige ha anche ospitato un incontro aperto al pubblico per cercare di fare il punto sul futuro della sagra, mentre nel weekend tra il 14 e il 16 ottobre il gruppo promotore ha partecipato al 15esimo raduno nazionale dei polentari, tenutosi ad Arborea, in Sardegna. La manifestazione, nata nel 1982, di anno in anno si è trasformata e cresciuta, fino a raggiungere la fama per la quale è rinomata, sia nella sua Badia Polesine che nei paesi limitrofi, ma non solo. La storia della “Festa della polenta” è lunga, fatta di momenti positivi ed altri più difficili, ma non per questo meno significativi. Nel 1992 ottiene il riconoscimento regionale, facendosi così conoscere con il nome ancora oggi utilizzato: Festa regionale della polenta.
Tratto da "La Voce di Rovigo"
Comments