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Immagine del redattoreMilo Gamberini

Si fanno sacrifici umani in Adria?

L'odore e la vista di quanto in foto è senza dubbio pesantissimo per chi, passando in auto o peggio in bicicletta, si vede davanti un simile spettacolo, venire assaliti da questo terribile pensiero è lecito, trovandosi davanti ad una cassa toracica spaccata in due e vedendo ossa ed altri pezzi di corpo sparsi sull'erba circostante.

Quindi senza dubbio una ondata di disagio e fastidio allo stomaco sono senza dubbio ampiamente comprensibili, del resto una cassa toracica del tutto scarnita è sempre facilmente riconoscibile da chiunque, compresi i ragazzi che abbiano voglia di una scampagnata in bicicletta. Vinto il ribrezzo, si può osservare che la cassa toracica e le ossa circostanti, siano riconducibili ad un macabro abbandono di resti di macellazione, che dopo aver verificato forma e dimensioni dei reperti trovati, porta a suggerire che si tratti presumibilmente di un animale da allevamento dissezionato per macellazione, e che poi ossa e parti molli non commestibili sono state scaricate sul fianco dell'argine. I responsabili di questo possono essere individui senza scrupoli, che magari hanno macellato un animale non sano e, per nascondere le prove hanno poi scaricato in modo illegale ma anche immorale le ossa di risulta. Tuttavia non avendo trovato li per li la testa, potrebbe trattarsi un caprino od un ovino, questo potrebbe lasciar pensare che si tratti di un sacrificio rituale, ma sul sito glistranieri.it si legge chiaramente che la "festa dello sgozzamento" dei musulmani si celebra nel mese di luglio, questo quindi restringe molto il campo delle ipotesi, lasciando in piedi sostanzialmente la macellazione abusiva di un animale forse malato. Le domande finali sorgono spontanee; se era malato ed il proprietario lo sapeva, perché darsi la pena di macellare un animale malsano e quindi non commestibile? La carne se la mangerà lui? Noi non intendiamo lanciare né accuse né sospetti, solo fare libera informazione e da persone senzienti, esprimere al massimo qualche legittimo dubbio, consapevoli che chi legge può fare le sue giuste considerazioni.

F.to: il gallo polesano

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