Il fatto risale ancora al 4 febbraio 2021, presso il "campo rom" a Sant'Apollinare, Rovigo, quando il giovane Patrick Cavazza con un colpo di machete uccise il padre, al tempo era ancora un 17enne.
Patrick condannato a 9 anni e 4 mesi, mentre la fidanzata condannata a 21 anni, alla quale non viene contestata una partecipazione materiale, ma secondo gli inquirenti avrebbe portato il giovane a commettere il fatto, dopo aver acquistato i due machete presso una tabaccheria di Adria.
La difesa però, ha ottenuto un risultato importante, una consulenza per chiarire la capacità di intendere e volere del ragazzo, accusato di avere ucciso il padre con un colpo di machete.
Ora questa consulenza può ribaltare una sentenza già data in precedenza, perché una eventuale dichiarazione di incapacità del ragazzo di intendere e volere, infatti, potrebbe aprire la porta a un esito totalmente differente dalla condanna arrivata in primo grado.
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