Episodio sgradevole e del tutto fuori luogo che accade nell’ex ospedale civile Migliorini-Balzan in riviera Miani, dove una libera professionista recatasi per motivi di salute e per effettuare una visita, al termine di essa, mentre si dirigeva verso il parcheggio, in lontananza vede un uomo su una bicicletta.
Si accorge solo nell'avvicinarsi che l'uomo era mezzo nudo con i pantaloni abbassati e si stava masturbando liberamente in luogo pubblico. Purtroppo per la donna la situazione stava per degenerare, infatti l'uomo incomincia andare verso di lei, incitandola ad avere un rapporto con lui.
Ovviamente la donna a questo punto, vista l'ora tarda, circa le 20:00, e visto il luogo deserto, si sente abbandonata a se stessa, ed è in quel momento che trova la forza di reagire insultando l'uomo e agitando le chiavi della macchina come se avesse un punteruolo in mano.
Questo sembra destabilizzare il soggetto che vista la reazione inaspettata della donna decide di demordere dalle suo poco lecite intenzioni e così la donna una volta montata in macchina si è recata, ancora con il terrore addosso, presso l'ospedale di Legnago dove è stata operata in seguito alla situazione clinica riscontrata nella visita fatta a Badia.
Una volta dimessa, assieme a una sua amica, decide giustamente di andare dai carabinieri per sporgere la dovuta denuncia nei confronti del malintenzionato, ma a questo punto quasi la beffa....testuali parole "Mi è stato detto che non potevano accettare la denuncia, ma solo una semplice segnalazione, e che il fatto, siccome non sono stata toccata non costituisce reato"....sembra quasi sia lecito fare quello che ha fatto l'uomo, che a nostro parere in una società civile non dovrebbe mai accadere....come finale abbiamo una donna spaventata e cmq delusa dalle istituzioni competenti, che adesso non si sente più sicura di uscire da casa da sola.
Ancora un esempio di come la giustizia non sia una bilancia ben tarata e penda sempre da parte di chi delinque.
Tratto da "I&I Time"
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