Questa è una delle tante vicende purtroppo dove l'Agenzia delle entrate, si accanisce senza motivo e soprattutto sui soggetti più "piccoli" mentre i pesci grossi come al solito scivolano tra le maglie di questo ente molto spesso non imparziale, e molto spesso cieco nei confronti dei danni che crea.
Protagonista senza volerlo, è un camionista di Lusia Alain Pignatelli, che si è visto consegnare una cartella esattoriale conseguenza di una multa risalente a ben 4 anni prima, da ben 830 euro, che a detta dell’Agenzia delle entrate o si sono persa o è finita nel labirinto di una burocrazia che sembra non vederci e non sentirci.
L'autotrasportatore ha provato in tutte le maniere a dire all'ente riscossore che la multa è stata pagata subito ancora nel 2018, e per l'esattezza 27 marco 2018, giorno successivo alla contravvenzione, esibendo anche la ricevuta di pagamento.
Purtroppo poco interessa all'Agenzia delle entrate, perché in primis richiedono il pagamento della contravvenzione passato da 118€ a ben 830€, una cosa a dir poco assurda e contro ogni logica visto e considerato che l'errore o errori d'ufficio sono stati fatti proprio dall'ente.
Concludiamo dando voce al signor Alain Pignatelli: “Vivo in Veneto da 8 anni, ho sempre lavorato e pagato le tasse. E pure quella multa l’ho pagata, non capisco perché burocrazia o apparati pubblici mi vogliono costringere a pagare per un errore non mio. Se qualcuno si è perso il mio pagamento perché ci devo rimettere io? E’ assurdo”.
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